Dorayaki: dolci tipici della cucina giapponese
Ricetta tradizionale: storia, ingredienti e preparazione
Storia
Il termine DORAYAKI origina da una leggenda giapponese; il lemma DORA significa “gong”, e la leggenda vuole che un samurai di nome Benkei dimenticò il gong a casa di un contadino presso il quale, creativamente, lo utilizzò per preparare il primo dorayaki, che ha inevitabilmente preso la forma simile a quella dello strumento musicale, da cui, appunto, deriva il nome.
Inoltre sono famosi per essere il piatto preferito di Doraemon, il gattone blu protagonista dell’omonimo cartone animato degli anni ’80. Chi lo ricorda?
Ingredienti, per 8 dorayaki
- 100 gr di farina di tipo 1 o Senatore Cappelli
- 50 gr di zucchero integrale di canna
- 2 uova
- 1 cucchiaino di miele
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- 2 cucchiai di acqua
Preparazione 30′, cottura 10′
- in una ciotola mischiare uova e zucchero
- mescolare con una frusta, aggiungere la farina e mescolare fino ad ottenere una pastella fluida
- unire il miele
- sciogliere il lievito nell’acqua
- aggiungere acqua e lievito alla pastella e mescolare
- far riposare il composto in frigo per 30 minuti
Dopo di che:
- far scaldare una padella
- versare, con un cucchiaio l’impasto, senza allargarlo
- quando sulla superficie compariranno delle bollicine, girare dall’altro lato
- cuocere il secondo lato per 30 secondi
- mettere le frittelle in un piatto
- riempire a due a due di marmellata an (marmellata anko di fagioli rossi Azuki)
Giornata Mondiale dell’Alimentazione
Tra una settimana sarà la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, FAO 2018 (World Food Day), e docFaber, all’interno del progetto #MesedellAlimentazione (per approfondire, leggere QUI), ha organizzato una serata (per approfondire, leggere QUI) per la proiezione del film: “Le ricette della Signora Toku”, dibattito alimentazione antinfiammatoria e degustazione del DORAYAKI, cibo protagonista del film in versione dolce-salata ed antinfiammatoria.
Per ulteriori dettagli e per il trailer del film aprire QUI